venerdì 27 marzo 2009

Prince Valiant


Creata da Harold Foster e apparsa per la prima volta nel 1937 e distribuita dal King Features Syndicate, "Prince Valiant" è ancora oggi una delle più belle strisce d'avventura mai apparse, capace di colpire non solo per le interessanti vicende narrate al suo interno, ma anche e soprattutto per la complessità e al tempo stesso la bravura con cui vengono realizzate le tavole che vedono protagonista questo valoroso principe ai tempi di Re Artù, delineate da un ottimo stile narrativo e da un segno artistico d'altri tempi che sopravvive ancora oggi a distanza di oltre 70 anni.

Ambientata ai tempi della mitica tavola rotonda, questa bellissima serie, che sarebbe riduttivo definire una semplice comic strip, narra le epiche avventure del giovane Principe Valiant, figlio del Re di Thule, una terra che nell'antichità era sinonimo di numerose leggende, e che attualmente viene identificata con la costa norvegese. Spodestato dal perfido Slygon, il re di Thule con moglie e il giovane figlio Valiant fu costretto all'esilio nel Regno Unito. Qui, dopo alterne vicende ed epiche avventure, il giovane diventerà uno dei cavalieri di Re Artù, armato di una lama che egli chiama "La spada che canta", forgiata da Merlino come la mitica Excalibur e con cui combatterà decine di nemici toccando numerose terre e continenti, riuscendo infine a riconquistare il suo vecchio regno. Caratterizzato da un grande coraggio e da un indomita tenacia, Valiant ha poi sposato la sua amata, la principessa Aleta, da cui ha avuto negli anni alcuni figli, cresciuti nel tempo e divenuti anch'essi protagonisti delle avventure del padre.



Tratteggiate con un accuratezza incredibile, le tavole realizzate da Foster sono un vero e proprio romanzo grafico. Contraddistinte dall'assenza delle classiche nuvolette, sono realizzate con didascalie la cui narrazione, classica e mai esagerata, leggera e insieme profonda, si fonde perfettamente alla storia, affascinando e colpendo immediatamente il lettore. Assieme a questo, è da sottolineare l'assoluta fedeltà dell'autore agli usi e costumi del tempo, testimonianza di una ricerca dettagliata che ha fatto di questa serie una delle migliori, venendo premiata numerose volte dalla National Cartoonist Society.



Foster, che tra l'altro era un appassionato di re Artù, ha realizzato ininterrottamente le tavole di Prince Valiant fino al 1971, anno in cui viene sostituito da John Cullen Murphy, il quale si rivelerà un degno erede capace di continuare a imprimere di fascino e bellezza la serie. Nel 1980, John Cullen Murphy continuerà a disegnare lasciando al figlio John Cullen Murphy Jr. il compito di scrivere i testi. Ritiratosi nel 2004, la serie viene in seguito affidata all'illustratore Gary Gianni, il quale aveva realizzato i disegni dei romanzi di Robert E. Howard (il creatore di Conan) mentre i testi vengono continuati da Mark Schultz. Ancora oggi, l'appuntamente domenicale con "Prince Valiant", che ha da poco superato le 3700 tavole, è una costante per i lettori di tutto il mondo.


In Italia questo personaggio è stato sempre, e giustamente, molto apprezzato. Della serie, oltre a un volume facente parte della collana "L'olimpo dei fumetti" della Sugar Edizioni, sono da recuperare i bellissimi (e introvabili) albi della Camillo Conti Edizioni di Roma, che negli anni '70 pubblicò una lunga serie di volumi con le avventure di questo personaggio in un formato che regalava ai lettori tutta la bellezza delle tavole di Foster.

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