mercoledì 9 settembre 2009

Analisi - Little Dog Lost


Creata da Steve Boreman e apparsa per la prima volta sui quotidiani statunitensi il 27 Marzo 2007, Little Dog Lost è una piccola serie molto interessante, che si sta facendo largo pian piano nel variegato mondo delle strisce sindacate (tanto da scalzare la celebratissima For Better or for worse sul Washington Post) e che ha un grande ammiratore in Jeff Smith, il creatore di Bone.

Ambientata in una zona sperduta a ridosso di una autostrada, vede come protagonista il Little Dog del titolo, un cane senza nome, forse abbandonato, che aspetta da tempo che il suo padrone ritorni a prenderlo da un momento all'altro. Nell'attesa, divide le sue giornate con una tartaruga di nome Vernon, diventata nel frattempo suo amico, mentre altri comprimari che appaiono frequentemente sono il corvo Jackson e un avvoltoio, sempre appollaiato su un palo della luce. Quest'ultimo è in un qualche modo una sorta di "nemesi" del nostro peloso protagonista, in quanto aspetta da tempo che Little Dog attraversi la strada, speranzoso che una qualche auto lo investa, così da avere tutta per sè un altra cena da gustare. Una cosa terribile se non fosse che l'autore affronta il tutto con una piccola dose di ironia e anche un pizzico di poesia, in quanto questa serie si propone sì di divertire il lettore, ma allo stesso tempo lancia profondi messaggi e metafore sulla lotta per la sopravvivenza che fanno pensare, il tutto in un quadro che si fa ammirare giorno dopo giorno. Tratteggiata con uno stile semplice da parte dell'autore, che lavorava al progetto fin dal 2004, Little Dog Lost è una piccola striscia da tenere d'occhio in futuro. Seppur ancora acerba in alcune situazioni e dialoghi, mentre è ottima in altre, ha tutto il tempo per ritagliarsi il suo angolo di notorietà e noi speriamo che lo faccia.

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