Creata da Billy De Beck nel lontano 1919 e apparsa per la prima volta sulla sezione sportiva del quotidiano Chicago Herald and Examiner, questa striscia narra le vicende di Barney Google, un simpatico ometto comparso inizialmente in una serie di vignette satiriche sulla vita matrimoniale delle coppie statunitensi sempre realizzate dallo stesso De Beck nel 1916, per poi guadagnarsi una propria serie che sarebbe divenuta una tra le più popolari degli anni '20.
Barney Google è in tutto e per tutto un personaggio che all'epoca rifletteva perfettamente uno dei vizi dell'americano medio: quello per le scommesse e per lo sport in generale. Il protagonista è infatti un vero e proprio maniaco di ogni evento e/o manifestazione sportiva a cui partecipa tralasciando quasi sempre la sua vita familiare. Ben presto il personaggio entra appieno nel mondo sportivo grazie all'inserimento da parte dell'autore di Spark Plug, un ronzino assai scarso di cui Google diventa il proprietario e con cui cerca di vincere alle corse, ma finendo per essere il motore di vicende umoristiche assai spassose.
Il 17 Novembre 1934 avviene quella che più avanti si trasformerà in una vera e propria svolta per la serie. Ereditata una tenuta in North Carolina, il protagonista si trasferisce nella piccola cittadina di Hootin' Holler dove incontra Snuffy Smith, un classico contadinotto costruito sugli stereotipi dello zoticone americano, e sua moglie Loweezy .
Da quel preciso momento, Google e Snuffy iniziano a vivere assieme numerose avventure e vicende umoristiche tutte giocate sugli innumerevoli luoghi comuni che circondano la figura degli zoticoni locali e che vedono ovviamente sempre più come "deus ex machina" il simpatico Snuffy, che pian piano acquista una grande popolarità tra il grande pubblico tanto che la serie viene ben presto ribattezzata Barney Google and Snuffy Smith.
Nel 1942 avviene improvvisa la morte di De Beck a causa di una grave malattia, e il King Features sceglie di affidare così la striscia al giovane assistente Fred Lasswell, che collaborava con l'autore fin dall' età di 17 anni. Colto impreparato dalla morte del suo mentore, Lasswell lascia l'Africa dove prestava servizio durante la seconda guerra mondiale come operatore radio, e torna in patria dove inizia a occuparsi della striscia. Dapprima tenta di imitarne lo stile, poi pian piano riesce a infondere alla serie una nuova vitalità mettendo sempre più al centro dell'attenzione il personaggio di Snuffy Smith e i suoi guai con comprimari come ad esempio lo sceriffo Tate, creandone successivamente di nuovi e relegando sempre più Barney Google al ruolo di spalla e infine a quello di comparsa, per poi scomparire definitivamente, mantenendo solamente il nome nel titolo della striscia che ancora oggi si chiama Barney Google and Snuffy Smith, nonostante questa veda come protagonista unicamente il secondo.
Lasswell realizza la striscia ininterrottamente fino alla sua morte avvenuta nel 2001, passando la torcia a John
Rose, suo assistente dal 1988, che la continua ancora oggi mantenendone pressapoco inalterato lo spirito, visto che il modo di fare dei personaggi e il loro abbigliamento pare essere rimasto fermo a 60 anni fa, e rimanendo una delle strisce più longeve ancora pubblicate, contraddistinta anche da un umorismo vecchio stile e da un linguaggio dei personaggi che ricalca lo slang tipico di alcune zone montagnose degli Stati Uniti.
In Italia le strisce con protagonista questo personaggio sono state pubblicate in alcuni numeri della rivista Comic Art edita dalla casa editrice omonima, su Exploit Comics e sul Corriere dei Piccoli, ovviamente con le solite didascalie in rima e con il personaggio di Barney Google ribattezzato Bertoldo Scalzapolli.
Era il sor Bertoldo Scalzapolli (non Scalzapelli). Attento agli "orrori di stumpa"! (e, negli articoli su Alley Oop, ricorda che Ooola si scrive con 3 o)
RispondiEliminaMa Barney fu ribattezzato anche Barnabò Goggoloni, mentre il cavallo Spark Plug, che negli anni d'oro della striscia era contitolare della stessa, venne ribattezzato Gelsomino (un nome piuttosto anonimo rispetto all'originale che, indicando una candela d'accensione", dava un'idea di dinamismo lasciata completamente cadere).
Verrei sottolineare anche che DeBeck fu giustamente famoso per l'uso e l'invenzione gergale (quasi al pari di "TAD" Dorgan), sia creando una serie di modi di dire che all'epoca divennero celebri, sia studiando meticolosamente il gergo "hillbilly" del Kentucky per introdurre il personaggio di Snuffy, gergo che, nel corso degli anni è stato tanto annacquato da sembrare, oggi, quasi inesistente (tra l'altro, Snuffy Smith era, in origine, Snuffy Smif).