lunedì 14 marzo 2011

Dick Tracy: un nuovo inizio

Per vedere la prima striscia del nuovo corso di Dick Tracy, vi rimando alla news di Comicus scritta dal sottoscritto, ma intanto vi dico le mie prime impressioni, tutte positive.
A vedere l'ultima tavola domenicale di Dick Locher e la prima striscia di Joe Staton e Mike Curtis, si può benissimo capire quale differenza ci sia, e sta tutto nella parte grafica. Nella Sunday Pages apparsa ieri infatti, erano presenti, per l'ultima volta, tutti quei difetti e quelle imperfezioni che avevano reso la serie antipatica ai lettori tra cui le famose braccia sproporzionate, firma del Locher degli ultimi anni.
Oggi tutto questo è sparito, e la vignetta iniziale in cui Tracy si alza dal letto, sembra farci rendere conto che un incubo è finito e una nuova alba è cominciata per uno dei personaggi storici del fumetto a strisce.
A Locher, voglio dirlo, va il ringraziamento per 32 lunghi anni spesi al servizio della striscia creata da Chester Gould, ma certamente il suo approccio come scrittore non ha giovato dopo la morte di Mike Killian, come non ha aiutato il suo tratto ormai sempre più incerto e stanco, a differenza di quello sicuro degli inizi, cosa però sottolineata anche da una malattia che lo ha colpito negli ultimi tempi.
Staton e Curtis pare sappiano cosa vogliono, e lo hanno dimostrato immediatamente. Un ritorno a una firma grafica più retrò e in linea con la serie, il catapultare subito Tracy nei nuovi casi, con dialoghi veloci (Locher ci avrebbe messo almeno tre strisce per farlo uscire di casa), una Tess che ricorda quella degli anni d'oro e così via.
Questo è tutto per ora, ci ritroviamo tra qualche settimana per le prime analisi di questo nuovo ciclo.    
               

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