Creata da Milton Caniff dopo che questi aveva abbandonato la serie "Terry and the Pirates" nelle mani di George Wunder, e apparsa per la prima volta sui quotidiani statunitensi il 13 Gennaio 1947, "Steve Canyon" è considerato ancora oggi, a 21 anni dalla sua chiusura, uno dei più fulgidi esempi di fumetto d'avventura mai realizzato.
Protagonista di questa striscia è lo Steve Canyon del titolo, un pilota veterano della 2a guerra mondiale che dopo la fine del conflitto decide di continuare la sua professione aprendo una compagnia di trasporti aerei con l'aiuto di altri suoi ex commilitoni. Alto, biondo, affascinante, sempre pronto alla battuta pronta, Steve Canyon è un protagonista tutto d'un pezzo, circondato molte volte da numerose e bellissime donne, anche non dedite alla legalità, le quali rimangono sempre colpite dal fascino di questo rude ma coraggioso pilota. Nei suoi primi tre anni di vita, il protagonista viene catapultato dal suo creatore in numerose avventure che riscuotono da subito un immediato successo tra i lettori, che già conoscevano e amavano lo stile di Caniff, e in cui il suo eroe affronta nemici di tutti i tipi, quasi sempre politicamente schierati visto che siamo in pieno inizio di guerra fredda.
Caratterizzate da un taglio grafico eccezionale per l'epoca davvero al passo con i tempi (cosa per cui Caniff si guadagnò il soprannome di "Rembrandt del fumetto"), in cui ogni strip e tavola domenicale erano un esempio di un lavoro studiato fin nei minimi particolari, oltre che da una narrazione completa e mai noiosa grazie al quale l'autore riversava tutto il suo amore per l'avventura e il suo talento da vero storyteller, le strisce di "Steve Canyon" sono ognuna dei piccoli capolavori di maestria e di uso del chiaroscuro, e una conferma di come Caniff sia ancora oggi riconosciuto uno dei pilastri della letteratura disegnata.
Con lo scoppiare della guerra di Corea nel 1950, le storie che vedono protagonista Steve Canyon seguono gli eventi e il protagonista torna nuovamente a indossare la divisa e a combattere in prima linea. Un pò come per il personaggio di Terry Lee in "Terry and the Pirates", da allora Canyon non abbandonerà più l'uniforme anche se, a differenza dell'altra creazione di Caniff ormai continuata da altri, il personaggio di Steve Canyon mantiene inalterate le sue caratteristiche, senza diventare come Terry una striscia di carattere propagandistico, cosa che poi decreterà la fine di quest'ultima. Come scrisse Carlo Della Corte anni fa "Canyon è un valent'uomo, certo, si batte per cause non dissimili da quelle nelle quali troviamo impegolato il Terry di oggi... E' più che altro un Don Chisciotte passato attraverso le esperienze di un Humphrey Bogart: cioè un americano che conserva ancora una parte della vecchia carica pionieristica, un solitario che si costruisce, o almeno crede di costruirsi, il destino da solo".
La serie attraverserà una piccola crisi solamente durante la guerra del Vietnam, visto che Caniff non si rese conto del sentimento contrario dell'opinione pubblica verso il conflitto nel paese asiatico, e il suo continuare a sostenere quell'intervento farà saltare la pubblicazione della striscia su molti quotidiani.
Circondato da numerosi comprimari, tra i quali sono da sottolineare Happy Easter, Feeta Feeta, Reed Kimberly e Summer Olson, con cui il protagonista si sposerà nell'aprile del 1970, Steve Canyon viene continuato ininterrottamente dal suo autore fino alla morte, avvenuta il 4 Aprile 1988. La striscia chiuderà definitivamente poche settimane più tardi, quando Richard Rockwell, assistente di Caniff, conclude l'ultima avventura del personaggio, conscio del fatto che questi non poteva continuare a esistere senza il suo creatore. "Steve Canyon" saluta così i lettori il 4 Giugno 1988, dopo oltre 40 anni di grandi avventure.
In Italia le strisce di "Steve Canyon" sono state pubblicate su numerose riviste, ma ovviamente vi consigliamo l'attuale ristampa a opera della Free Books, dotata di un apparato redazionale davvero ottimo.
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